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Demansionamento nel personale sanitario: focus sulla condizione degli infermieri

26.08.2025

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Tempo di lettura: 4 minuti

Il demansionamento nel settore sanitario rappresenta un tema di crescente attenzione e preoccupazione, soprattutto per quanto riguarda la figura degli infermieri, che costituiscono una colonna portante dell'assistenza sanitaria. Il fenomeno si verifica quando un professionista sanitario è chiamato ad eseguire compiti e ruoli inferiori rispetto alle competenze e responsabilità previste dal proprio profilo professionale, con conseguenze negative per la motivazione, la qualità dell'assistenza e la tutela dei diritti lavorativi. In questo articolo analizziamo il significato del demansionamento, le sue forme nel lavoro infermieristico, i fattori organizzativi che lo promuovono e le azioni necessarie per contrastarlo efficacemente. 

Cosa significa demansionamento per gli infermieri

Il demansionamento va inteso non semplicemente come un cambiamento di mansioni, ma come una perdita sostanziale di competenze, responsabilità e autonomia professionale. Nel caso degli infermieri, ciò si traduce spesso nell'assegnazione di attività ripetitive, semplici, o di supporto che non richiedono conoscenze specifiche, sottraendo loro tempo e risorse da dedicare all'assistenza diretta e complessa alla persona. Il rischio è che gli infermieri vengano ridotti a esecutori di procedure, perdendo il ruolo di coordinamento e valutazione clinica che caratterizza la loro professione. Il problema emerge con forza quando queste attività potrebbero essere affidate al personale di supporto, dopo una valutazione professionale, ma vengono invece mantenute nell'ambito infermieristico senza giustificazioni cliniche.

Fattori organizzativi e culturali che favoriscono il demansionamento

Il demansionamento non è un fenomeno isolato ma riflette spesso modelli organizzativi inadeguati, rigidità delle strutture lavorative e carenze nelle risorse umane. In molte strutture sanitarie si verificano situazioni di scarso coordinamento, sostituzioni improprie tra figure professionali diverse, e piani di lavoro rigidi e specifici all'interno dei quali all'infermiere non viene lasciata sufficiente libertà di azione. La mancanza di una chiara definizione dello skill mix – ovvero della composizione ottimale delle competenze tra personale infermieristico e di supporto – contribuisce a moltiplicare gli episodi di demansionamento. Inoltre, vi è una componente culturale legata all'identità professionale infermieristica, che talvolta fatica a imporre il proprio ruolo centrale nell'assistenza complessa, lasciandosi coinvolgere in attività di minore rilievo.

Conseguenze del demansionamento sugli infermieri e sull'assistenza

Le ricadute del demansionamento sono molteplici. Per gli infermieri si traducono in frustrazione, demotivazione e un rallentamento nello sviluppo professionale. La perdita di senso nel proprio lavoro può portare a un aumento del rischio di burnout e a un calo della soddisfazione lavorativa. Per il sistema sanitario, il demansionamento indebolisce la qualità dell'assistenza, poiché limita la capacità di valutare e intervenire adeguatamente sui bisogni complessi dei pazienti. L'irrigidimento dei ruoli porta spesso a inefficienze organizzative e a un utilizzo non ottimale delle competenze disponibili.

La formazione e la cultura del rispetto professionale

Un aspetto chiave per prevenire il demansionamento è la formazione universitaria e continua degli infermieri, che deve essere orientata non solo all'acquisizione di competenze tecniche ma anche allo sviluppo di capacità valutative, relazionali e di discernimento clinico-assistenziale. I corsi di laurea e i tirocini devono preparare i futuri infermieri a governare il processo assistenziale in modo completo, evidenziando l'importanza della valutazione personalizzata della persona assistita. La consapevolezza e la cultura professionale devono essere condivise e supportate da un sistema organizzativo che riconosca e valorizzi il ruolo infermieristico.

Strategie e azioni per contrastare il demansionamento

La Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI) ha inserito il tema del demansionamento come una priorità nella sua agenda, impegnandosi a promuovere analisi, dibattiti e proposte concrete sia a livello centrale sia territoriale. Il contrasto efficace prevede coinvolgimento attivo degli Ordini provinciali, delle organizzazioni sindacali e delle direzioni aziendali. È indispensabile costruire modelli organizzativi flessibili che permettano di assegnare le mansioni in base alle competenze richieste, monitorando attentamente le situazioni a rischio. Inoltre, gli infermieri sono invitati a un confronto aperto con le proprie organizzazioni per denunciare e contenere fenomeni di demansionamento, anche considerando scelte di collocamento lavorativo.

Conclusione

Il demansionamento costituisce non solo un problema lavorativo ma una criticità che può compromettere la qualità dell'assistenza sanitaria. Proteggere e valorizzare la professionalità infermieristica è essenziale per un sistema sanitario efficiente e umano. Solo riconoscendo pienamente l'importanza del ruolo infermieristico, a partire dalla formazione e passando per modelli gestionali condivisi, si potrà avviare un percorso di miglioramento concreto che tenga conto delle esigenze degli operatori e soprattutto dei pazienti.

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