Turismo sanitario: quando curarsi diventa un viaggio

30.05.2025

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Cure oltre confine tra risparmio, qualità e accessibilità: un fenomeno in crescita con l'esempio della Croazia in ambito dentistico.

Il turismo sanitario (o medical tourism) è la pratica di viaggiare in un altro Paese per ricevere cure mediche, chirurgiche o odontoiatriche. Le motivazioni principali sono economiche, logistiche (es. tempi d'attesa), oppure legate alla percezione di qualità dei servizi.

Si tratta di una tendenza in rapida crescita, alimentata dalla globalizzazione, dalla digitalizzazione della sanità e dalle diseguaglianze nei sistemi sanitari nazionali. Alcuni trattamenti, infatti, sono più costosi o meno accessibili nel proprio Paese d'origine.

Dove si viaggia per curarsi? 

Il turismo sanitario ha assunto una dimensione globale, ma in Europa si osservano flussi regolari verso specifici Paesi in base al tipo di trattamento:

  • Turchia e Polonia per la chirurgia estetica.

  • Spagna, Grecia e Repubblica Ceca per la procreazione medicalmente assistita.

  • Ungheria e Slovenia per la riabilitazione e la medicina termale.

  • Croazia per i trattamenti odontoiatrici, soprattutto da parte di pazienti italiani.

L'esempio della Croazia in ambito dentistico

Uno dei casi più emblematici è quello degli italiani che si recano in Croazia per curarsi i denti. In particolare, città come Rijeka, Pola e Zagabria offrono da anni pacchetti competitivi per impianti, protesi e trattamenti estetici dentali.

I motivi sono:

  • Costi inferiori fino al 70% rispetto all'Italia.

  • Cliniche moderne, con standard europei.

  • Personale multilingua (spesso anche italiano).

  • Pacchetti all-inclusive, con pernottamento e trasferimenti.

Questo esempio dimostra come l'offerta sanitaria privata e accessibile, in un contesto geograficamente vicino, possa generare flussi consistenti di "turisti sanitari".

Vantaggi e criticità del turismo sanitario

Vantaggi principali:

  • Risparmio economico, soprattutto per cure non coperte dal SSN.

  • Riduzione dei tempi d'attesa per visite o interventi.

  • Tecnologie all'avanguardia, soprattutto nelle strutture private.

  • Servizi personalizzati, con maggiore attenzione all'accoglienza del paziente.

Criticità e rischi:

  • Assistenza post-operatoria complessa al rientro.

  • Discontinuità terapeutica tra sistemi sanitari differenti.

  • Problemi legali o assicurativi, in caso di complicanze.

  • Barriere linguistiche e culturali, in alcuni casi.

Un fenomeno in evoluzione

Il turismo sanitario non è più una pratica di nicchia. È un mercato in espansione che coinvolge milioni di pazienti ogni anno. Secondo recenti studi, si stima che entro il 2030 oltre 25 milioni di persone in Europa usufruiranno di cure sanitarie oltreconfine.

Questa dinamica sta spingendo anche i sistemi pubblici nazionali a riflettere su come migliorare l'accessibilità e la qualità, per contenere l'esodo sanitario e garantire maggiore equità.

Conclusione

Il turismo sanitario non è solo una strategia di risparmio, ma riflette bisogni reali di accesso, qualità e tempestività. L'esempio della Croazia nel settore odontoiatrico mostra come alcuni Paesi siano riusciti a cogliere questa opportunità, offrendo soluzioni valide e strutturate.

La vera sfida ora è bilanciare libertà di scelta e continuità delle cure, in un'epoca in cui la salute non ha più confini, ma il paziente deve restare al centro.

  • Health in Italy. Oliveti: "Turismo medico opportunità per mettere a sistema la qualità italiana" – Adepp 
  • LE POTENZIALITÀ DEL TURISMO SANITARIO – Sipotra (PDF) 
  • I dati del "turismo sanitario" nel 2024: dove vanno a curarsi gli italiani